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Interviste, video e articoliPubblicato il 25 settembre 2025

Quando le parole possono diventare un pericolo per i processi democratici

Attraverso la disinformazione e, in alcuni casi, attività mirate, gli Stati autocratici tentano regolarmente di minacciare i processi democratici dei Paesi occidentali. La Svizzera, sebbene sia già stata oggetto di attività manipolative e attacchi di vario genere, finora non ha visto scalfite le sue fondamenta democratiche. Tuttavia, gli attacchi alle democrazie sotto forma di disinformazione, ingerenza e altre attività manipolative sono destinati ad aumentare. Benno Zogg e Livia Margna spiegano nel loro articolo «Worte als Waffe: Schutz vor Beeinflussung und Desinformation» cosa questo significhi per la Svizzera e quali misure siano già state adottate. Potete leggere l'articolo completo alle pagine 14/15 della rivista elettronica Swiss Peace Supporter. L'articolo è pubblicato in tedesco e in inglese.

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Informazioni sugli autori
Benno Zogg è capo della sezione Strategia e anticipazione presso la Segreteria di Stato della politica di sicurezza (SEPOS). Livia Margna è collaboratrice scientifica in materia di politica di sicurezza presso la sezione Strategia e anticipazione della Segreteria di Stato della politica di sicurezza (SEPOS).

Informazioni sulla pubblicazione
L'articolo «Worte als Waffe: Schutz vor Beeinflussung und Desinformation» è stato pubblicato nella rivista Swiss Peace Supporter, numero 3/25. Il numero 3/25, uscito a settembre, è dedicato al tema della democrazia sotto pressione. Swiss Peace Supporter è pubblicato dal centro di competenza SWISSINT.

Maggiori informazioni sull'argomento
Ti interessa il tema della disinformazione? Maggiori informazioni sono disponibili nel dossier tematico «Attività di influenza e disinformazione» sul sito web del SEPOS.